I giorni corrono veloci, inseguendosi come bambini dietro ad un
aquilone, dove qualcuno è sempre più agile, qualcuno più timido, qualcun altro
ancora un po’ disinteressato, c’è chi è ad un passo dall’ afferrarlo , chi
getta la spugna ancor prima di iniziare a sudare.
Ed io son qui, a guardare la vita nei loro volti, come fotografie ormai
imparate a memoria; e ad ascoltare le loro risate, a volte fastidiose a volte
piacevolmente allietanti.
Ed è così che mi perdo nel mio incanto ed in ognuno di loro rivivo me
stessa… nei sorrisi, nelle risate starnazzanti, nella timidezza e
nell’insicurezza, negli occhi gioiosi e spensierati, in qualche lacrima di
sconforto, nella volontà di crederci, nella visione di quell’aquilone…a volte
così vicino, a volte troppo lontano.
La mia mente racconta la mia storia, tanto semplice quanto
complicata, e non so provare nulla se non un groviglio di vuoti d’aria, bagnati
da acqua salata ed accarezzati da dolci sorrisi. Guardo i bambini che corrono
con un’ energia inesauribile mentre continuo ad adagiarmi nella stasi della mia
anima, inerte anche a qualche timido spiraglio di luce. Sento toccare l’abisso
dove mi trovo davanti a due scelte: o lentamente muoio o torno a vivere
iniziando a risalire le strade della mia storia.
Inizio a passeggiare tra risate ed occhi vivaci di quei bambini,
sorridendo a chi mi sorride ed accarezzando chi piange. Sono loro la mia vita
ed io la loro maestra … Afferro l’aquilone armandomi di entusiasmo ed inizio a
correre ..veloce più di tutti e mentre mi volto indietro li vedo
inseguirmi … così armoniosi tra di loro.
Allora capisco che è giunta l’ora di guardare avanti, lì oltre le ombre
e oltre la nebbia, dove corriamo tutti insieme impugnando in mano… la
LIBERTA’.
...ecco nuovamente una disperata malinconia che evapora solo in presenza di bambini ( di nuovo un bimbo ) che sanno ..di libertà che non hai ( ed ecco ancora il bimbo perso o mai trovato )..
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